News da Salerno

lunedì 27 dicembre 2010

Grande attesa per il concerto di Accardo, al Verdi tutto esaurito per il maestro

SALERNO - È grande l'attesa per il concerto di Salvatore Accardo che si terrà questa sera al teatro Verdi di Salerno, per la rassegna «Contrasti - Lo spirito del Natale» organizzata dell’Ept di Salerno. L'evento ha fatto registrare il tutto esaurito, ieri infatti sono stati distribuiti in poche ore seicento biglietti gratuiti. Accardo sarà accompagnato dall’Orchestra da Camera Italiana in un concerto dal titolo «I tempi della vita e i contrasti della natura» con musiche, tra gli altri, di Arcangelo Corelli e di Antonio Vivaldi, dal ciclo le Quattro Stagioni.
IL MAESTRO - Considerato tra i maggiori talenti violinistici del Novecento, Salvatore Accardo dirigerà l’Orchestra da Camera Italiana, l’ensamble con i migliori musicisti dell’accademia Walter Stauffer di Cremona. «Torno sempre con piacere a Salerno - ha dichiarato il maestro - È qui al teatro Verdi che ragazzino, negli anni ’50, ho tenuto uno dei miei primi concerti. Ricordo con emozione anche i concerti brandeburghesi degli anni ’70. Ma soprattutto di Salerno amo il suo pubblico e, non ultimo, il suo gustoso cibo». Il concerto, in collaborazione con il comune di Salerno, si avvale della direzione artistica di Domenico Spetrini. Domani, nel programma di ’Contrastì, terzo tour turistico culturale con guida. Partenza a piedi alle 10 da piazza della Concordia con tappe al Duomo, al Museo Archeologico Provinciale, a S. Pietro a Corte, al Museo virtuale della Scuola Medica Salernitana, alla Pinacoteca (con visita della mostra del pittore Avallone), alla Chiesa di San Giorgio e alla Chiesa di S. Maria de Lama.
CONTRASTI - «Siamo molto contenti di ospitare il maestro Accardo nell’ambito delle nostra programmazione, una pietra preziosa in uno scrigno adeguato - sottolinea il commissario dell’Ept, Ilva Pizzorno -. Contrasti ad ogni appuntamento registra il tutto esaurito, stiamo offrendo ai turisti di questo periodo l’occasione per conoscere luoghi diversi dai tradizionali circuiti, nell’ambito di una strategia di destagionalizzazione turistica che abbiamo iniziato in collaborazione con gli operatori del settore».  Dal “Corriere del Mezzogiorno” 27 dicembre 2010

sabato 25 dicembre 2010

BUON NATALE !

Che questo Natale sia pieno di luce, armonia e Pace! Dovunque siate nel mondo, AUGURI!

sabato 18 dicembre 2010

AEROPORTO DI SALERNO: DA GENNAIO SI VOLA ANCHE PER NIZZA

L’aeroporto di Salerno viaggia sempre più a pieno regime. I Dorneir che collegano Pontecagnano a Roma Fiumicino ma soprattutto quello per Milano Malpensa sono sempre più affollati. La media è di 25 passeggeri a tratta e questo ad appena 20 giorni dall’attivazione dei voli con livrea Air Alps, la compagnia regionale di Alitalia. E’ facile prevedere che nei prossimi mesi, forse anche da gennaio, la compagnia di bandiera farà già entrare in funzione i Saab 2000 da 50 posti. Il favore dell’utenza per i collegamenti con Malpensa e Fiumicino è sempre più palpabile grazie anche al lavoro che si sta facendo per pubblicizzare il nuovo scalo del “Salerno Costa d’Amalfi” all’interno del network di Alitalia. Ed i primi risultati già si toccano con mano. Al sempre crescente numero di passeggeri che sceglie le nuove tratte da e per Salerno si aggiungono anche i primi effetti della possibilità di viaggiare in cosiddetto “code sharing”, ovvero da Pontecagnano per tutte le destinazioni nazionali ed internazionali coperte da Alitalia e dai suoi partners. Proprio in questa settimana sono stati staccati i primi biglietti da Salerno per New York via Roma Fiumicino. Cinque salernitani che trascorreranno le loro vacanze natalizie nella Grande Mela e che hanno avuto il privilegio storico di partire direttamente dalla propria città. Indubbiamente una gran bella soddisfazione per l’aeroporto “Salerno Costa d’Amalfi” che sta dimostrando di essere all’altezza delle aspettative. Anche il personale impiegato nello scalo picentino sta lavorando in maniera encomiabile per rendere più confortevole il transito dei passeggeri, incassando in più di una circostanza i complimenti diretti del management di Alitalia per l’alta professionalità dimostrata. Dunque sembrano essere ormai lontani i tempi in cui sullo scalo salernitano piovevano solo critiche. Intanto l’aeroporto guarda con interesse alle possibilità di ulteriore sviluppo. Al vaglio dei vertici della società di gestione la possibilità di attivare altri collegamenti. Tra questi soprattutto c’è quello per l’aeroporto di “Nizza Costa Azzurra”. Da metà gennaio potrebbero anche già esserci i primi collegamenti per lo scalo internazionale transalpino che serve la divina Costa Azzurra ma anche la charmante città di Montecarlo.  (da Redazione TV Oggi Salerno)

giovedì 16 dicembre 2010

GIFFONI VALLE PIANA

Cenni Storici
I tanti piccoli nuclei abitativi situati nella valle delimitata dai monti Picentini formano l'antica "Università di Giffoni valle e piano". Diverse sono le interpretazioni relative al nome Giffoni. Alcuni lo fanno derivare dal verbo greco foneo che significa "mandar suoni", altri ancora dal latino gens funis ovvero "terra di gente ribelle", ma l'interpretazione più accettabile è che il toponimo Giffoni sia riferito a un nome di persona. Il determinante "valle e piano", invece, si riferisce sicuramente alla varietà morfologica del territorio. Alcuni ritrovamenti dimostrano che questa zona era abitata sin dall'antichità. Lo Stato di Giffoni, composto da ben 36 casali, fu sciolto con l'abolizione dei feudi facendo così nascere i due comuni di Giffoni Valle Piana e Giffoni Sei Casali.
Distanze chilometriche
da Salerno 33 km , da Napoli 84 km , da Roma 295 km
Come si raggiunge
In auto:
Per chi viene da Nord: Autostrada Roma - Caserta (A30) o Autostrada Napoli - Salerno (A3), Tangenziale di Salerno ingresso Fratte, uscita Zona Industriale, strada provinciale da Fuorni per Giffoni Valle Piana.
Per chi viene da Sud: Autostrada Salerno - Reggio Calabria, uscita Pontecagnano, strada provinciale da Fuorni per Giffoni Valle Piana.
In treno:
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Pontecagnano ma è preferibile utilizzare quella di Salerno che dista circa 30 Km. (http://www.trenitalia.it/)
In autobus:
Autolinee private collegano il paese con Salerno e Napoli
In aereo:
Aeroporto di Napoli Capodichino a Km. 82 (www.gesac.it)
Festa Patronale 25 marzo
Eventi e manifestazioni:
Febbraio/Marzo "Carnevale Giffonese " con sfilata di carri
Martedì in Albis "Sagra del Caciocavallo"
Luglio "Giffoni Film Festival"
Ottobre "Sagra della Castagna"
Dicembre/Gennaio "Presepe Vivente"
Dicembre/Gennaio "Mostra Internazionale d'Arte Presepiale"
Sindaco Paolo RUSSOMANDO
Prodotti tipici
La nocciola di Giffoni Valle Piana a cui l'Unione Europea ha riconosciuto l'Igp.

lunedì 6 dicembre 2010

LA MONTAGNA CROLLA A ROSCIGNO : IN PROVINCIA 70 FRANE IN UN MESE

Dissesto idrogeologico, critica la situazione nel Cilento. Un’altra frana si è aggiunta ieri al già allarmante quadro di dissesto idrogeologico nel Cilento. Dopo Perito e Cicerale è toccato a Roscigno dove è stato necessario chiudere la strada provinciale 342 che porta a Corleto Monforte e nel Vallo di Diano per uno smottamento che l’ha resa impraticabile. Per precauzione è stata evacuata una famiglia in località Sant’Andrea. Già sabato mattina sul posto c’erano i tecnici della Provincia di Salerno. Il sindaco di Roscigno Luca Iannuzzi lancia l’allarme: «Qui ci vogliono interventi tempestivi, altrimenti rischiamo di rimanere isolati». Resta critica la situazione della viabilità anche nel comune di Cicerale. Il sindaco Francesco Carpinelli spiega come questo tratto dell’arteria provinciale 83 sia praticamente sprofondato di un metro. Per consentire i collegamenti tra la frazione di Monte Cicerale e il capoluogo è stato reso obbligatorio il percorso attraverso una strada comunale. Continua a piovere e cresce l’angoscia anche ad Ostigliano, frazione di Perito, dove da una settimana una frana minaccia il centro abitato. Qui, oggi arriveranno i tecnici della Protezione Civile. Il bilancio del dissesto idrogeologico fino ad ora fa registrare 70 centri abitati interessati da uno o più fenomeni franosi.
Una situazione definita da Lorenzo Criscuolo, dirigente del Settore Lavori Pubblici «allarmante», causata dalla distribuzione di pioggia che nel mese di novembre è stata pressoché continua. Sono circa 100 i fenomeni franosi lungo le strade Anas e 250 quelli lungo le strade provinciali. Da una prima stima per intervenire servono 30 milioni di euro. L’assessore ai lavori Pubblici Marcello Feola comunica di aver già speso circa 1milione e trecentomila euro. In bilancio restano ancora circa 500 mila euro. «Se continua a piovere— dice Feola — non sarò più in grado di intervenire. E se non ci sarà un intervento alcune strade saranno chiuse». E al delegato regionale alla Protezione Civile Edoardo Cosenza, Feola dice: «L’assessore ha il dovere di dare delle risposte precise a delle problematiche di protezione civile che si sono presentate nel nostro territorio».
di Stefania Marino                                    Corriere del Mezzogiorno edizione di Salerno

sabato 4 dicembre 2010

Baronissi

Cenni Storici
La Valle dell’Irno, di cui Baronissi è il centro più importante, ha una storia antichissima. Essa ha ospitato diverse civiltà che si sono sovrapposte lungo il corso del fiume. Il complesso archeologo più importante del Comune è certamente quello di Sava. Nei tempi antichissimi la Valle ebbe una funzione di raccordo tra l’entroterra e il mare con intensi traffici civili e militari e con scarsi insediamenti stabili. La fondazione della cittadina si fa risalire all’Alto Medioevo allorquando alcuni abitanti di Salerno ripararono in quelle terre per sfuggire alle incursione dei Turchi. Qui vennero fondate delle “Case” che presero l’appellativo dalle famiglie dominanti.
Distanze chilometriche   da Salerno Km. 9, da Napoli Km. 63, da Roma Km. 260
Come si raggiunge    
In auto
Autostrada Caserta/Roma e Salerno/Reggio Calabria, uscita Lancusi, poi strada statale 88 da Mercato San Severino.
In autobus
Da Salerno o Mercato San Severino linea 10 CSTP
In aereo: Aeroporto di Napoli Capodichino (http://www.gesac.it/)
In treno:
Stazione ferroviaria di Salerno – tratta Salerno/Mercato San Severino: fermata Baronissi  (www.trenitalia.it)
Cosa visitare
Il Convento francescano è ubicato su di una collina che domina il fondo valle di Baronissi. Una leggenda settecentesca attribuisce la fondazione nell'1212 a Fra' Simone di Assisi, Fra' Giacomo e Frate Agostino, primi seguaci di San Francesco. Studi e ricerche lo fanno risalire al '400.
Festa Patronale San Francesco d’Assisi, 4 ottobre.
Sindaco Giovanni MOSCATIELLO
Prodotti tipici Olio di oliva, carciofo bianco, rafano, fagioli.
Artigianato: ricamo, lavorazione del vimine e del ferro.

lunedì 29 novembre 2010

Aeroporto di Salerno, nuovo corso: mercoledì decolla il primo volo Alitalia

Collegamenti diretti per Roma e Milano. Nei giorni feriali due voli al giorno per lo scalo meneghino
Tra meno di 48 ore partirà il primo volo del «nuovo corso» dell'Aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi. Alle 6.45 il volo Salerno-Milano Malpensa inaugurerà la gestione Alitalia. Due le destinazioni disponibili: Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Nei giorni feriali saranno disponibili due voli giornalieri per lo scalo meneghino, rispettivamente alle 6.45 e alle 17.40. Per Fiumicino, invece, un solo volo alle 11.15. Inoltre ci sarà, per chi usufruirà dello scalo picentino, la possibiltà di viaggiare in «code sarin», il servizio che permette di fare da Salerno il biglietto per ogni destinazione italiana o internazionale targata Alitalia.
GLI ORARI - Questi gli orari dettagliati fino al 10 dicembre: Salerno-Milano: 1-2-3-6-9-10 dicembre 06.45. 1-2-3-6-7-8-9-10 dicembre 17.40. Salerno-Roma: 1-2-3-6-7-8-9-10 dicembre 11.15. 4 dicembre 07.40. Milano-Salerno: 1-2-3-6-9-10 dicembre 09.05. 1-2-3-6-7-8-9-10 dicembre 19.55 Roma-Salerno: 1-2-3-6-7-8-9-10 dicembre 17.20. 5 dicembre 20.55
Da “Corriere del Mezzogiorno” Pietro Giunti 29 novembre 2010

PERITO: SGOMBERATE 60 FAMIGLIE A CAUSA DI UNA FRANA

Ordinanza di sgombero per 60 famiglie a Ostigliano, frazione del comune di Perito. All'origine del provvedimento, un movimento franoso che coinvolge la collina soprastante il centro storico di Ostigliano, in tutto una ottantina di abitazioni. Molte famiglie hanno già abbandonato le abitazioni. ''Siamo stati abbandonati - denuncia il sindaco di Perito, Edmondo Lava - Ho comunicato ieri alle autorità competenti di Regione e Provincia la decisione di sgombero, ma ancora nessuno ha risposto''. ''Sono almeno cinque le frane che minacciano Perito - aggiunge - Il centro storico di Ostigliano potrebbe essere spazzato via''.  Redazione TVOGGI Salerno

giovedì 25 novembre 2010

LAURITO

Cenni Storici
La prima notizia di Laurito si ritrova in un documento del 947. Nel 1352 il paese è sotto il dominio dei Sanseverino. Nel 1381, a seguito di dispute sorte, a proposito del possesso del suffeudo di Laurito, tra i Sanseverino e i Monforte, Bartolomeo Arcamone, il giureconsulto di Carlo III d'Aragona riconobbe i diritti di possesso della famiglia Monforte. Nel 1404 Re Ladislao separò il villaggio di Laurito da Cuccaro, cui era unito liberando le famiglie del villaggio dal versare a Cuccaro le prescritte sovvenzioni, collette, ecc. I Monforte detennero il possesso del feudo, estesosi ai centri minori vicini, fino all'abolizione del feudalesimo.
Distanze chilometriche
da Salerno 112 km, da Napoli 163 km, da Roma 373 km
Come si raggiunge
In auto
Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita di Battipaglia e proseguendo per la variante S.S. 18 (uscita di Futani).
In autobus
Collegamenti giornalieri per Salerno, Napoli Sapri e per Vallo della Lucania con autobus di autolinee private sulla linea Sapri-Napoli.
In treno:
La stazione FS piú vicina é quella di Vallo della Lucania sulla linea Napoli-Reggio Calabria. (http://www.trenitalia.it/)
In aereo:
Napoli Capodichino (www.gesac.it)
Cosa visitare
Il palazzo baronale Speranza all'esterno presenta un ricco portale in pietra. Caratteristico il chiostro centrale con pozzo.
Festa Patronale  12 maggio
Eventi e manifestazioni Sagra popolare (agosto)
Sindaco: Filippo CARRO

martedì 23 novembre 2010

Terremoto 1980: tremila morti e una terra ancora oggi straziata

Tremila morti, novemila feriti, 300 mila senza tetto. E' la cifra della catastrofe del terremoto dell'Irpinia, trent'anni fa. Il 23 novembre del 1980, un devastante terremoto colpì la Basilicata e la Campania, in particolare l'Irpinia: mentre si moltiplicano polemiche per emergenze più o meno recenti, oggi quella terra ricorda quei momenti e l'apporto di tanti volontari, che ieri come oggi hanno aiutato una popolazione e un territorio a sopravvivere. In una nota della Caritas che ricorda quel disastro si legge che «il pensiero va ai tanti, troppi disastri che hanno ferito l'Italia: dalle recenti alluvioni in Veneto, Toscana, Campania, Calabria alle frane nel Messinese, al terremoto in Abruzzo, solo per citare le più eclatanti». Quel tragico 23 novembre del 1980, un terremoto sconvolse una vasta area tra Campania e Basilicata. L'area più colpita è nel cuore dell'Irpinia, in provincia di Avellino, ma danni gravi si registrano anche nelle province di Potenza, Napoli, Salerno. A trenta anni di distanza sono ancora aperte le crepe di quel minuto e 20 secondi che ha seminato morte e distruzione, ma che ha anche generato una straordinaria solidarietà. Dietro ai numeri spaventosi - circa 3.000 morti, 9.000 feriti, 300.000 senza tetto - altrettante storie interrotte. Vite devastate, lacerate, cambiate per sempre. I comuni danneggiati furono 280, i paesi rasi al suolo 36. Due le diocesi principalmente coinvolte (Avellino e Potenza), 29 quelle interessate. L`area colpita misura 27mila chilometri quadrati, tre volte quella del sisma in Friuli nel 1976. Trent'anni dopo il «catastrofico terremoto del 23 novembre 1980» - che, in 90 secondi terribili, sconvolse e cambiò la vita di vaste aree dell'Irpinia e della Basilicata (in quest'ultima regione la ricostruzione è all'85 per cento e servono 600 milioni di euro per completarla) - è sempre più necessario «sviluppare la cultura della previsione e della prevenzione». È uno dei punti cardinali del messaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - ricordando la «profonda emozione» causata dal sisma - ha diffuso per l'anniversario del terremoto, mentre a Potenza ieri era in corso l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università della Basilicata, «figlia» della legge 281 del 1981 sulla ricostruzione della aree danneggiate. Il «filo» della previsione e della prevenzione si è annodato subito alle parole pronunciate da Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della protezione civile e da Giuseppe Zamberletti, presidente della Commissione Grandi Rischi. Trent'anni dopo, anche loro due sono tornati in Basilicata: Gabrielli arrivò a Muro Lucano (Potenza) - uno dei centri più colpiti dal sisma - con un gruppo di studenti pisani (e vi tornò in occasione della Pasqua dell'anno successivo), per aiutare i lucani a rialzarsi. Zamberletti fu incaricato di coordinare i soccorsi alle popolazione terremotate ed è considerato il «padre» della protezione civile italiana. Proprio Zamberletti ricorda che l'istituzione dell'Università in Basilicata non va vista «come risarcimento a queste terre bensì come volano per lo sviluppo e per il domani dei giovani». L'ex commissario usa un paragone militare per spiegare le 48 ore di ritardo degli aiuti, che all'epoca scatenarono forti polemiche: «Le grandi forze di soccorso erano al Centro-Nord, e io mi trovavo a comandare truppe in una guerra già iniziata, e senza alcun piano di battaglia, essendo stato nominato 24 ore dopo le terribili scosse». Quello, secondo Zamberletti, è l'esatto momento in cui è stata concepita la moderna Protezione Civile: «Tutti capirono che ciò che avevamo chiesto dopo il terremoto in Friuli era giusto, anche se non ce lo avevano concesso». Per i geologi quella tragedia è stata «un'occasione sprecata per pianificare un reale recupero ed una valorizzazione dei tessuti insediativi storici». Francesco Peduto, presidente dell'ordine dei geologi della Campania, accusa: «Quali e quanti comuni si sono salvati dalle brutture della ricostruzione? Dobbiamo ricordare che alcuni portali in pietra di San Gregorio Magno sono stati rinvenuti addirittura negli Stati Uniti? Romagnano al Monte, nel salernitano, la Pompei del 2000, è stata completamente abbandonata per scelte politiche e non tecniche: il paese è stato ricostruito a qualche chilometro di distanza. Il centro nuovo sembra un quartiere periferico e desolato di una grande città. Il bellissimo borgo antico, sinora preservato perché nessuno ci aveva messo le mani, sta per essere trasformato a fini turistico - culturali, mentre gli abitanti di Romagnano hanno perso la loro storia, la loro cultura e non torneranno più».
tratto da la stampa.it

sabato 20 novembre 2010

La dieta Mediterranea, nata nel Cilento, è patrimonio Unesco

La dieta Mediterranea è entrata nella lista del patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco. Un importante riconoscimento per uno stile alimentare che, oltre a soddisfare il palato, continua a essere studiato per i benefici che apporta alla salute.
Pochi sanno che il termine «dieta mediterranea» è nato a Pioppi, una frazione del comune cilentano di Pollica, il paese del sindaco Angelo Vassallo assassinato lo scorso settembre. Qui sì stabilitì e visse per moltissimi anni il più famoso nutrizionista del secolo scorso, il dottor Ancel Keys, scomparso a cento anni nel 2004.
Un importante riconoscimento per uno stile alimentare che, oltre a soddisfare il palato, continua a essere studiato per i benefici che apporta alla salute. Il menù tipico delle popolazioni che si affacciano sul 'mare Nostrum' si è rivelato, infatti, uno scudo contro una serie di malattie croniche e tipiche della vecchiaia, come dimostrato da una meta-analisi dell'Università di Firenze, condotta analizzando 12 studi internazionali su circa 1 milione e mezzo di persone le cui abitudini alimentari e condizioni di salute sono stati tenuti sotto controllo per periodi variabili dai tre ai 18 anni. Il lavoro, pubblicato sul 'British Medical Journal', ha evidenziato come una regolare adesione, ai dettami della dieta mediterranea, ricca di olio d'oliva, carboidrati, frutta, verdura e pesce, e bassi quantitativi di carne rossa e con un moderato consumo di vino rosso ai pasti, faccia calare del 9% la mortalità generale, del 9% quella legata a cause cardiovascolari, del 13% l'incidenza di Parkinson e Alzheimer e del 6% i tumori.



martedì 16 novembre 2010

EMERGENZA IDRICA NEL SALERNITANO, REGNA IL PESSIMISMO

(AGI) - Napoli, 16 nov. - Per ridare l'acqua ai comuni del salernitano serviti dall'acquedotto del basso Sele, 'sbriciolatosi' per tre chilometri dopo tre giorni di maltempo la scorsa settimana, si lavoro in parallelo a due interventi distinti, il provvisorio e il definitivo. E' quanto emerge da una riunione tecnica per predisporre i progetti per il ripristino dell'impianto tenutasi nell'assessorato regionale campano ai Lavori pubblici. "Abbiamo varato sul piano tecnico - spiega l'assessore Edoardo Cosenza - i dettagli delle due soluzioni progettuali individuate. La prima, quella relativa al ripristino della rete idrica, prevede un attraversamento in sub alveo con una condotta di diametro di 1 metro. Questa soluzione richiede, complessivamente, condotte di circa 200 metri di lunghezza, ma il grande ostacolo e' che si deve lavorare nel fiume, contro la forza del Sele e con i mezzi che devono scendere sulle sponde senza strade adeguate. La seconda soluzione e' un by pass da creare tutto dallo stesso lato del fiume. Questo progetto non ha bisogno di lavori all'interno del fiume e rappresenta una soluzione definitiva al problema, ma ha anche lo svantaggio della necessita' di dover montare circa 4 km di condotta. Per provare a ridare l'acqua ai cittadini entro Natale si lavorera' contemporaneamente su entrambe le soluzioni, su piu' turni e su piu' cantieri, ma la sfida rimane difficilissima per le avverse condizioni meteorologiche e contestuali". I due progetti verranno presentati a tutti gli enti interessati dai lavori durante una riunione dal prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, domani mattina alle 10.30.
  "Purtroppo la situazione rimane estremamente difficile. I danni che ha subito l'acquedotto sono enormi, come ho potuto verificare personalmente ieri durante il sopralluogo in cantiere. Si sta gia' predisponendo, con grande difficolta', una pista per permettere ai mezzi di trasportare almeno su una delle due sponde le nuove tubazioni, ma il maltempo ostacola le operazioni. Nel frattempo, si lavora nell'alveo con pale meccaniche. La Regione Campania va avanti senza sosta, con il pieno sostegno del presidente Caldoro, a prescindere dalla tempistica con cui il Governo adottera' le sue decisioni", conclude Cosenza. (AGI)

domenica 14 novembre 2010

Alluvioni: se i veneti figli di un dio minore, di chi siamo figli noi salernitani senza acqua potabile fino a Natale?

Se i veneti alluvionati sono stati, come lamentano, figli di un dio minore, di chi sono figli i cinquecentomila salernitani che, causa pioggia intensa, non avranno l’acqua potabile almeno fino a Natale? Fino a Natale se va bene, mezzo milione di persone con secchi e bottiglie a far la fila davanti alle autobotti. Un mese e mezzo a vivere come ai tempi della guerra, con la Guardia di Finanza chiamata a vigilare che l’acqua non venga accaparrata e venduta a mercato nero. I veneti hanno detto e gridato di essersi sentiti abbandonati e trascurati, qualche leghista locale ha perfino invitato i veneti a non pagare il canone Rai perché poco e tardi la Rai aveva trasmesso sull’alluvione. Vero, nei primi giorni giornali e telegiornali avevano guardato distratti. Il governatore del Veneto, Zaia, aveva quasi proclamato lo sciopero fiscale, insomma basta pagare le tasse se Roma non mandava i soldi. Il presidente del Consiglio gli aveva dato ragione in via di principio ma aveva detto che non ci sarebbe stato bisogno di sciopero fiscale. E infatti, sia pure con qualche giorno di ritardo, 300 milioni di pubblici euro sono stati stanziati. Ma il Veneto è ancora tutto un lamento e forse trecento milioni non bastano.
Trecento milioni per aiutare quelli cui l’acqua del fiume Bacchiglione ha tolto le aziende e i macchinari, ma il Veneto dice servirà almeno un miliardo. Se questa è la cifra che serve al Veneto, il 30 per cento l’hanno ottenuto. Per il mezzo milione di campani, la parte orientale di Salerno e altri 14 Comuni, la stima dei danni materiali è di cinquecento milioni. Più l’incalcolabile fatica di vivere per un mese e mezzo almeno senza acqua nei rubinetti di casa, delle botteghe e delle aziende. Ma il mezzo milione di campani, guarda caso la stessa cifra di cittadini coinvolti dalla loro alluvione, finora non ha visto nè un Bossi nè un Berlusconi e neanche un Napolitano accorrere sul luogo. E non vede i grandi servizi, sia pure tardivi, di giornali e telegiornali. E non ha visto finora il governo stanziare neanche un euro. Hanno avuto quei cinquecentomila campani la promessa che gli daranno l’acqua…a Natale. Si è rotto il loro acquedotto, stiano calmi e pazienti. Se i veneti sono figli di un dio minore, loro sono figli di nessuno… o peggio. Da “Blitzquotidiano”

sabato 13 novembre 2010

Emergenza idrica nel salernitano

I politici di destra e di sinistra, il Ministro salernitano, i Deputati ed i Senatori, il Presidente della Provincia, i Sindaci, gli Assessori, i Consiglieri Regionali, Provinciali e Comunali sono tutti impegnati a chiedere interventi rapidi e concreti per una soluzione della crisi idrica? Si parla di burocrazia, di gare d'appalto, di conferenze di servizi, ma nelle emergenze non si è sempre agito in deroga? Perché si sottovaluta una emergenza così grave e così estesa? Sono interessati al problema circa 500.000 persone, 14 Comuni, un'economia già precaria rischia il crollo, tanti anziani, malati, disabili, sono in grandi difficoltà. A tutta la classe dirigente di questo già martoriato territorio, ai politici, ai giornalisti, ai magistrati, ai vescovi chiediamo di fare il proprio dovere e di agire nell'ambito delle proprie competenze per una concreta e rapida soluzione della crisi idrica. Le popolazioni salernitane non possono attendere 45 o 90 giorni per tornare alla normalità.

venerdì 12 novembre 2010

Nel 2010 è incredibile!

CRISI IDRICA NEL SALERNITANO

L’AB 109 della Protezione civile atterra all’aeroporto alle 16.35, tra i tuoni e la pioggia battente. Ad attendere il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, al suo ultimo giorno di lavoro, vi sono tutte le Istituzioni civili e militari. Ci sono soprattutto i sindaci dei quattordici Comuni interessati dal black out idrico, e non solo loro. È stato il sindaco di Pontecagnano, Ernesto Sica, il primo ad arrivare. A seguire quello di Salerno, Vincenzo De Luca, quindi di Serre, Capaccio, Battipaglia, Altavilla Silentina, Albanella, Agropoli, Cicerale, Montecorice, Cicerale, Bellizzi, Contursi, Agropoli, Ogliastro Cilento e Castellabate. Quindi l’assessore provinciale alla Protezione civile, Antonio Fasolino. La Provincia chiede poteri commissariali per accelerare i tempi e ridurre i disagi, il sottosegretario Guido Bertolaso accetta e nomina commissario straordinario per l’emergenza del Sele l’assessore regionale alla Protezione civile e Difesa del suolo, Edoardo Cosenza, l’ultimo a presentarsi all’incontro. Martedì la proclamazione ufficiale dello stato di emergenza e lo stanziamento dei primi cinque milioni di euro che verranno tutti destinati al ripristino della condotta idrica ai quali si aggiungeranno i 50mila che verranno dati a Pontecagnano per realizzare una condotta da una fonte sul proprio territorio. «Siamo soddisfatti che sia passata la nostra proposta - commenta Fasolino - perché tutto ciò ci aiuterà a portare a termine i lavori in tempi rapidi». E anche i tempi sono stati fissati: 45 giorni dall’inizio dei lavori, che potrebbero anche partire mercoledì quando l’assessore-commissario Cosenza presiederà la conferenza dei servizi per definire i dettagli. «Entro il 23 dicembre tornerà l’acqua nelle case», assicura Vincenzo De Luca il quale non avrebbe molto gradito il commissariamento e il piano di lavoro stabilito. Poco prima delle 18 Bertolaso chiude la riunione salutato dagli applausi dei sindaci e delle istituzioni presenti. È questo l’atto più importante di una lunga giornata di lavoro trascorsa tra riunioni in Prefettura, sopralluoghi e conta dei danni. «Abbiamo una stima approssimativa - spiega l’assessore Fasolino - ma l’esatto ammontare lo stabiliremo nelle prossime ore. Così da poter presentare al Governo il conto già martedì prossimo. Come sono stati dati i soldi al Veneto così dovranno essere dati anche ale zone colpite del Salernitano: ci sono agricoltori che hanno visto affondare un anno di lavoro e andare al macero tutte le loro produzioni». Man mano stanno anche rientrando nelle proprie abitazioni gli sgomberati. Restano solo le due criticità a Capaccio e Nocera Inferiore: una cinquantina di famiglie in tutto che hanno trovato ospitalità a casa di amici e parenti. «Nessuno è andato in albergo - dice Fasolino - nella Piana molti sono stati ospitati nelle stalle dei propri vicini di casa». Le condizioni meteo, per i prossimi giorni, fanno ben sperare e questo aiuterà anche gli interventi dei vigili del fuoco e della Protezione civile che stanno lavorando a ritmo serrato per cercare di aspirare l’acqua sorpattutto dalle abitazioni allagate. Sempre nella giornata di ieri è stato anche riaperto al traffico il tratto della Statale 166 degli Alburni, tra i comuni di Atena Lucana e San Pietro al Tanagro, chiuso per le esondazioni del fiume Tanagro. Resta solo una deviazione, nel tratto compreso tra il chilometro 44,700 e il 50, per una piccola frana che si è verifciata ieri mattina. Qualche difficoltà si è ancora verificata nella giornata di ieri a Montesano dove, la notte scorsa, una famiglia composta da quattro persone, in via precauzionale, è stato fatta evacuare a causa di una frana verificatasi in località Santa Maria di Loreto. Situazione in lento miglioramento a Capaccio. Il fiume Sele sta infatti gradualmente rientrando negli argini. Questo sta consentendo agli operai del Consorzio di Bonifica di riparare gli argini del fiume rotti dalla furia dell’acqua, in particolare quelli dell’affluente Ciorlito. © RIPRODUZIONE RISERVATA   di Petronilla Carillo  Edizione de IL MATTINO di Salerno 12 / 11 /2010

lunedì 8 novembre 2010

Nocera Inferiore

Nocera Inferiore

Cenni Storici
Fondata intorno al '600 a. C. dagli Etruschi e dagli Italici Sarrasti, è stata oggetto di conquiste e saccheggi da parte degli Etruschi, dei Sanniti, dei Romani e dei Longobardi. Nel IV Secolo la città passò ai Sanniti, mutò il nome originario Noukria in Nuceria Alfaterna, e divenne la capitale di una potente lega, il cui territorio si estendeva dalle porte di Napoli al Golfo di Salerno, che comprendeva Pompei, Ercolano, Stabia, e Sorrento. Dopo una fase di conflitti, nel 308 a. C. divenne alleata di Roma, conservando però una piena autonomia e battendo moneta propria. Distrutta nel 216 a.C. da Annibale, risorse ancora più ricca e più forte. Questa autonomia ebbe termine con la concessione della cittadinanza romana nel 91 a. C. quando la città si trasformò in Municipio Romano. In quest'età essa si arricchì di splendidi monumenti, in parte tornati alla luce, come il Teatro, l'Anfiteatro e la grandiosa Necropoli di Pizzone. L'eruzione del 79 d.C., pur danneggiandola e sottraendole la parte più fertile del suo territorio, non ne diminuì l'importanza. I Bizantini ne tentarono poi un rilancio, costruendo il grande Battistero di S. Maria Maggiore, ma l'arrivo dei Longobardi determinò nel VII secolo la morte della città. Nell'età longobarda, fu contea dipendente dai Principi di Salerno, al centro delle lotte che opponevano questi Principi ai Greci di Napoli e di Amalfi. Dopo alcuni secoli oscuri Nocera rinacque intorno all'anno mille in un nuovo luogo, sulla collina del parco, e, nonostante una nuova distruzione nel 1138 da parte di Ruggero II d'Altavilla, continuò da allora la sua nuova vita. La città divenne Feudo dei Filangieri, dei Latro, degli Zurlo, ed assunse il nome di Nocera de' Pagani. Nel '500, col titolo di Duchi la tennero i Carafa, cui seguirono i Castel Rodrigo e i Pio di Savoia, fino all'abolizione del regime feudale nel 1806. Il 1806, che segnò l'inizio del Decennio francese e l'abolizione della feudalità, costituisce un anno cruciale nella storia di Nocera.
Distanze chilometriche
da Salerno 19 km , da Napoli 41 km , da Roma 248 km
Come si raggiunge
In auto
Autostrada A/3 Napoli/Salerno, uscita Nocera Inferiore).
Autostrada A/30 Caserta/Salerno uscita Nocera/Pagani.
In autobus
Autobus di Autolinee pubbliche e private collegano Nocera a Salerno, Amalfi, Pompei e Napoli
In treno:
Stazione ferroviaria di Nocera Inferiore sulla linea Napoli - Reggio Calabria. (www.trenitalia.it)
In aereo:
Aeroporto di Napoli Capodichino (www.gesac.it)
Cosa visitare -La cattedrale di San Prisco, dove si possono ammirare affreschi dei Solimena, la chiesa di Sant'Andrea, dove sono conservati interessanti sculture e alcuni sarcofagi, la chiesa gotica di Sant'Antonio, con il Museo Archeologico dell'Agro Nocerino Sarnese, e i resti del castello medievale, risalente all'XI secolo. Nel quattrocentesco Convento francescano di S. Antonio, ospita i reperti degli scavi del centro urbano dell'antica Nuceria e nelle sue necropoli. Accoglie, inoltre, antichità provenienti dalle vicine Angri e Scafati.
Festa Patronale  San Prisco, 9 maggio
Sindaco : Antonio ROMANO
Prodotti tipici: ortaggi ed alberi da frutta

giovedì 4 novembre 2010

AEROPORTO DI SALERNO: ECCO I PREZZI PER VOLARE A MILANO E ROMA

Da 49 euro a 350. E’ questo il costo minimo e massimo con il quale poter acquistare prossimamente un biglietto aereo dall’aeroporto di Salerno con destinazione Milano Malpensa o Roma Fiumicino. Sui sistemi di prenotazione in uso alle agenzie di viaggio il “Salerno Costa d’Amalfi” è finalmente visibile anche agli operatori che possono già reperire i dati più importanti, a partire dagli orari che figurano anche nel nuovo “time table” di Alitalia. Da Salerno per Milano Maplensa si volerà due volte al giorno, da lunedì al venerdì: alle ore 6,45 ed alle 17,40 mentre il ritorno dall’aeroporto internazionale lombardo è fissato alle 9,05 ed alle 19,55. Giornaliero sarà anche il collegamento con Roma Fiumicino: da Salerno alle ore 7,40, dallo scalo capitolino il ritorno è fissato alle ore 16,20, sempre dal lunedì al venerdì. Per Roma Fiumicino previsto un ulteriore collegamento nel weekend: da Salerno sabato mattina alle ore 7,40, il rientro da Roma domenica sera alle ore 20,55. Veniamo ai prezzi. Come detto si parte da 49 euro a tratta ma il prezzo può lievitare velocemente anche a 52, o a 92, a 112, via via fino a 350 euro. Il prezzo è fissato dalla richieste e soprattutto fino ad esaurimento dei posti a prezzi promozionali. Tenuto conto che si volerà inizialmente con i Dornier da 30 c’è da supporre che bisognerà prenotare con largo anticipo se non si vuole incorrere in prezzi proibitivi. Si spera che Alitalia sappia sapientemente applicare una politica di prezzi bassi per invogliare l’utenza a scegliere Salerno. Nel frattempo l’aeroporto di Pontecagnano si prepara ad una mole di lavoro più sostenuta. Dal 1° dicembre partiranno i voli Alitalia per Malpensa e Fiumicino ma lo scalo piacentino si prepara ad accogliere anche i voli charters provenienti dalla Slovacchia. La Camera di Commercio di Salerno, d’intesa con la Camera di Commercio Italo-Slovacca ha chiuso un accordo con alcuni tour operators per l’attivazione di voli charters sulla tratta Salerno-Bratislava. La compagnia aerea Danube Wings ha già manifestato la disponibilità ad attivare già da dicembre i voli charter mentre dall’estate 2011 sono previsti due collegamenti settimanali: il martedì e la domenica.
(redazione TVOGGI Salerno)

martedì 2 novembre 2010

CASTELLABATE PROTAGONISTA STASERA A "PORTA A PORTA"

Una puntata di “Porta a porta” interamente dedicata al film-record di incassi della stagione “Benvenuti al sud” e alla sua location principale nel Comune di Castellabate. È quella prevista per la messa in onda stasera a partire dalle ore 23,15 su Raiuno. In vista della trasmissione, una troupe Rai ha raggiunto il Comune cilentano nei giorni scorsi e ha immortalato alcuni tra gli angoli più suggestivi del territorio, intervistando anche il sindaco Costabile Maurano e alcune comparse del posto. Nel salotto di Bruno Vespa ci saranno il regista Luca Miniero e gran parte del cast, guidato tra gli altri da Claudio Bisio e Alessandro Siani, per commentare l’incredibile successo che la pellicola sta riscuotendo in tutta Italia, ma anche per approfondire la storica questione Nord-Sud d’Italia. Proprio per questo ci saranno come ospiti anche esponenti politici nazionali e rappresentanti della società civile. Intanto, Castellabate, dove è stato girato gran parte della pellicola, è diventato oggetto della curiosità di numerosi visitatori che fin dai primi giorni dell’uscita cinematografica hanno chiesto informazioni sul centro storico e sulle ambientazioni marine, o sono venuti a visitarli di persona. Le riprese della pellicola hanno messo, infatti, in primo piano e fatto conoscere al grande pubblico i paesaggi del territorio comunale, da Santa Maria a Punta Licosa, ma soprattutto il centro storico con il suo caratteristico intreccio di vicoli, stradine e piazzette. Lo stesso sindaco Costabile Maurano, sulla scia di questa accresciuta visibilità di Castellabate, quale simbolo della vera anima del Sud, onesta e generosa, ha invitato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro per il federalismo Umberto Bossi e il sindaco di Milano Letizia Moratti a visitare il Comune cilentano. E il primo cittadino del capoluogo lombardo ha risposto plaudendo all’iniziativa che apre al confronto tra realtà diverse del Belpaese, seppure impossibilitata a programmare una trasferta fuori sede per impegni istituzionali.

lunedì 1 novembre 2010

AEROPORTO DI SALERNO: ALITALIA ANNUNCIA I VOLI

E’ entrato in vigore da ieri il nuovo orario invernale di Alitalia che annuncia il collegamento con 7 nuove destinazioni, tra cui quello da Salerno per Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Con l’inserimento ufficiale del “Salerno Costa d’Amalfi” tra gli scali toccati dalla compagnia di bandiera si aggiunge un altro importante tassello alla fase di avvicinamento al 1° dicembre quando i voli realmente atterreranno e decolleranno di nuovo dallo scalo di Pontecagnano. Dunque Alitalia ha ieri ufficialmente reso noto il suo calendario invernale dei voli. Oltre a recitare una serie di dati importanti sulla mission della compagnia Alitalia ha voluto mettere in evidenza, per ciò che riguarda che le tratte nazionali, l’attivazione dei collegamenti da Trieste, al via lo scorso 4 ottobre, e con Salerno che sarà operativo dal 1° dicembre. Da quella data lo scalo di Pontecagnano sarà collegato con Malpensa due volte al giorno, da lunedì al venerdì, ed una volta con Fiumicino. Gli orari sono più consoni alle richieste di viaggiatori per lavoro ma anche di tanti turisti che potranno così non perdere le coincidenze per altre destinazioni italiane o internazionali. Ed in attesa della definizione delle tariffe per le tratte, l’unica certezza sarà quella della possibilità di volare in cosiddetto “code sharing”, ovvero la possibilità di acquistare il biglietto da Salerno per tutte le destinazioni toccate da Alitalia. Quindi non sarà difficile acquistare un Salerno-New York o un Salerno-Shangai oppure anche un Tokio-Salerno o un Cairo-Salerno. A giorni comunque l’organizzazione commerciale e della comunicazione di Alitalia partirà in grande stile per il lancio definitivo sul mercato delle agenzie di viaggio e dei tour operator. A quanto pare questa sarà la volta buona per il “Salerno Costa d’Amalfi” che per la verità in passato non è stato aiutato molto dalla buona sorte. Visto, dunque, il credito con la fortuna, c’è da confidare molto anche e soprattutto nel favore dell’utenza. Tutto questo in attesa dell’imprescindibile, necessario allungamento della pista. (fonte redazione TV OGGI Salerno)

giovedì 28 ottobre 2010

Serre, casino reale di Persano (Il palazzo, adibito a usi di caccia, fu costruito alla metà del settecento)

Serre


Cenni Storici
L'origine del paese si deve alla donazione del barone Guglielmo di Postiglione nel 1161 al monastero di Cava "terras in loco Serra".La baronia di Postiglione, che comprendeva Serra, passò al figlio Tancredi, cui successe, a sua volta, la figlia Alessandrina che andò in moglie a Pandolfo Fasanella. Successivamente, nel 1301, la terra fu concessa dal re Carlo II a Tommaso II Sanseverino, a quest'ultimo successe il nipote Ruggiero e, successivamente, con il testamento del 1365, Ruggiero fu sostituito dal primogenito Enrico.Nel 1405 a Luigi, ribelle a Re Ladislao, furono sottratti i possedimenti e, nell'anno 1406, la Terra di Serre, fu ottenuta da Bertrando Sanseverino, concessa a lui dalla Regia Curia, ereditò, inoltre, Persano dal fratello Roberto, che morì prima di lui. Si spense lasciando un figlio illegittimo, Lionetto che, non poté ricevere in eredità nulla dal padre. Lionetto aveva contratto matrimonio con Elisa Attendolo, nel 1417. Elisa rimase vedova nel 1421 e conservò i feudi per mediazione del padre. Quando Lionetto morì, Elisa si ritrovò sola con in figlio di pochi anni che divenne, poi, il valoroso soldato di ventura Roberto Ambrosio Sanseverino. Roberto Ambrosio Sanseverino morì nel 1532 e a lui successe la figlia Maddalena, la quale sposò Giulio de Rossi. Terminò in questo modo la stirpe dei feudatari della Casa Sanseverino, dando inizio a quella della famiglia de Rossi che furono, prima conti di Caiazza e, successivamente, duchi di Serre. Il 10 marzo del 1758 fu stipulato uno strumento di permuta, con il quale Giuseppe de Rossi cedeva al Re, Serre e Persano, ottenendo, in cambio Casaldiprincipe.Finì così, il regime feudale nella Terra delle Serre, che passò alle dipendenze del Re, cinquanta anni prima della legge eversiva della feudalità, nel 1806.
Distanze chilometriche
da Salerno 49 km , da Napoli 100 km , da Roma 311 km
Come si raggiunge
In auto:
Autostrada A3, Salerno-Reggio Calabria, uscire allo svincolo di Campagna ed immettersi sulla SS19.
In autobus
Autolinee private collegano il paese con Salerno e Napoli
In treno:
(www.trenitalia.it)
In aereo:
Aeroporto di Napoli Capodichino (www.gesac.it)
Cosa visitare
il Santuario Maria SS. dell'Ulivo
la Centrale Eolica
il Museo dell'arte contadina
Festa Patronale  San Martino, 11 novembre
Eventi e manifestazioni
Concorso Cristina Conforti (maggio - giugno)
Festival dei ragazzi (agosto)
Festival internazionale del Blues e del Jazz (agosto)
Sindaco Palmiro CORNETTA

lunedì 25 ottobre 2010

Torre Orsaia, esonda il fiume Bussento: danni alle abitazione e al centro urbano, tre famiglie salvate dalle proprie case

A Torre Orsaia, in provincia di Salerno, a causa delle forti piogge cadute durante la notte scorsa è esondato in più punti il fiume Bussento in località Calleo con conseguenti vastissimi allagamenti in tutta l’area circostante. Fra l’altro, sono state invase dalle acque diverse abitazioni e tre famiglie sono rimaste a lungo isolate, prima di essere tratte in salvo dai soccorritori. Diverse le case allagate che sono state tutte evacuate ad opera delle squadre dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile oltre che del personale dell’Ufficio tecnico comunale, tuttora sul posto per completare le operazioni di soccorso.
Gravi i danni che si aggiungono a quelli già prodotti dall’alluvione abbattutasi sulla stessa zona una ventina di giorni fa. Danni, pur se meno gravi, anche nel centro urbano. La farmacia del paese, ubicata nel cuore del centro storico, è stata completamente invasa dalle acque. (fonte Ansa)

domenica 24 ottobre 2010

Aeroporto di Salerno: definiti i voli per Milano Malpensa

Prosegue per step la marcia di avvicinamento alla ripresa dei voli di linea dall’aeroporto di Pontecagnano. Alitalia ha già provveduto a schedulare i voli dal “Salerno Costa d’Amalfi” per Milano Malpensa e viceversa dopo aver acquisito gli slot necessari. Sul sito di Sea Milano, la società di gestione dello scalo internazionale lombardo, è già possibile vedere il volo che è schedulato con codice Alitalia dal 1° dicembre anche se la commercializzazione non è ancora possibile. La compagnia di bandiera sta per attivare la sua organizzazione per un’operazione di marketing adeguata a lanciare la nuova tratta. Come già anticipato lo scorso 16 di ottobre due saranno i voli giornalieri per Milano Malpensa, da lunedì al venerdì. Davvero ottimi gli orari per i pendolari ed il target business: partenza da Salerno alle ore 6,45 con arrivo a Malpensa alle ore 8,35, si riparte poi da Milano alle ore 9,15 per atterrare a Pontecagnano alle ore 11,10. Nel pomeriggio su riparte alle ore 17,40 per Milano dove si arriva alle 19,20, alle 19,55 il volo per far ritorno a Pontecagnano decolla di nuovo per atterrare al “Salerno Costa d’Amalfi” alle ore 21,40. Tra i due voli per Milano Malpensa ci sarà anche un collegamento per Roma Fiumicino che sarà esteso anche nel weekend, ancora però in attesa che ci siano gli slot dallo scalo romano. Orari, come detto, più aderenti alle esigenze dell’utenza che potrà volare da Salerno anche in “code sharing” ovvero potrà fare il biglietto per tutte le tratte nazionali ed internazionali coperte da Alitalia. E proprio in questo senso è davvero utile il lavoro fatto dagli amici del sito internet liriportal.net che riporta sulle sue pagine web tutte le possibili coincidenze con i voli in arrivo o i partenza dal “Salerno Costa d’Amalfi”. Non resta ora che lanciare commercialmente la nuova tratta. Qualche perplessità resta sull’aeromobile che verrà usato, il turboelica Dornier 328 da 30 posti, anche se Alitalia conta dopo i primi due mesi di start up di utilizzare i Saab 2000 da 50 passeggeri. Tutto questo in attesa del determinante allungamento della pista che consentirà finalmente di far decollare ed atterrare in tutta sicurezza aeromobili di capienza maggiore.
23 ottobre 2010   Redazione Tv Oggi

martedì 19 ottobre 2010

Altavilla Silentina

Altavilla Silentina

Cenni Storici -Altavilla fu fondata dai Normanni nell'XI secolo. Il luogo risulta però essere stato abitato da tempi molto più remoti, come dimostrano alcuni ritrovamenti archeologici: la testimonianza storica più rilevante risale al VII secolo, età alla quale appartengono i resti dell' edificio ecclesiastico di San Lorenzo. Il toponimo è di facile spiegazione: Altavilla significa "città situata sopra un'altura" e fu detta Altavilla di Principato Citra o di Capaccio o del Cilento fino al 1862, quando assunse l'attuale denominazione di Altavilla Silentina. Il primo feudatario fu Roberto il Guiscardo, che si preoccupò di erigere una cinta muraria a difesa del paese e, una volta allargate le sue conquiste, donò Altavilla ai suoi parenti.
Distanze chilometriche
da Salerno Km. 41, da Napoli Km. 97, da Roma Km 284
Come si raggiunge
In auto:
Autostrada A3, uscita di Campagna, proseguire sulla S.S. 19 (bivio di Tempone Serre)
ed infine la S.P. 174 (Ponte Calore)
In autobus:
Autobus di autolinee pubbliche, sulla linea Altavilla Silentina-Salerno, con collegamenti per Salerno.
In treno:
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Capaccio sulla linea Roma-Reggio Calabria.
Cosa visitare:
I Siti Archeologici Scavi di S. Lorenzo Madonna della neve
I monumenti:
Convento di S. Francesco costruito nel 1435.
Chiesa di S. Biagio del 1305.
Chiesa dell'Assunta del 1755.
Chiesa di S. Egidio eretta nel 1110.
Chiesa di S. Antonino Martire del 1492.
Chiesa del Carmine edificata nel 1560.
Chiesa di Montevergine costruita nel 1700.
Chiesa Madonna della neve costruita intorno al 1700.
Castello Mottola del periodo Sanseverino.
Festa Patronale: S. Egidio 1° settembre
Eventi e manifestazioni;
Festa di Sant'Antonio 13 giugno – Festa della Madonna del Carmelo 1° domenica dopo il 16 luglio – Fiera d'agosto 11 agosto – Festa della Madonna di Montevergine 8 settembre
Sindaco  Antonio DI FEO
Prodotti tipici -Olio extravergine di oliva, mozzarelle e latticini


domenica 17 ottobre 2010

Inchiesta omicidio Vassallo: i clan nolani dietro gli affari edilizi

Due giorni dopo Ferragosto, in una casa di Vallo della Lucania c’è una riunione per discutere e definire un piano di lottizzazione tra Agnone ed Acciaroli, oltre cento alloggi a San Nicola a Mare su terreno panoramico acquistato con circa due milioni e mezzo di euro e che avrebbe dovuto rendere, ad affare concluso e case vendute, oltre quaranta milioni. Ottanta miliardi delle vecchie lire. Siamo al 17 agosto scorso, gli uomini del business preferiscono la riservatezza di una casa al centro di Vallo della Lucania: prima la riunione, lunga e fruttuosa e poi la cena, frugale ma succulenta, dodici posti a tavola nella stessa casa anzichè recarsi in un ristorante dove quelli del business avrebbero potuto dare nell’occhio. Al summit non ci sono solo tecnici ed avvocati, ma anche un noto imprenditore napoletano con base operativa ad Acciaroli, soldi a valanga, mare pulito vacanze brillanti e yacht al porto, un faccendiere che vive tra Agnone ed Acciaroli e si ritrova al centro di tutti gli affari edilizi della costa, oltre che alcuni amministratori comunali interessati all’affare milionario. Vassallo non c’è, ma avrebbe avuto notizia della riunione. E, a chi lo invita, sembra avesse espresso tutte le sue perplessità su un’operazione immobiliare devastante per la costa. Perchè i dubbi sulla lottizzazione tra Agnone e Acciaroli non sono solo suoi. Li ha già espressi l’architetto Fausto Martino, funzionario della Soprintendenza ai beni ambientali, lo stesso che agli inizi degli anni Ottanta, insieme all’allora soprintendente De Cunzo, sfidò la camorra di Lorenzo Nuvoletta e Luigi Romano opponendosi, ma inutilmente, alla costruzione dell’hotel Castelsandra. Martino, come una nemesi storica, torna ad opporsi alle nuove lottizzazioni. Ma pagherà la sua opposizione. Lo declassano. Sa troppo e si oppone a tutto, dicono i suoi avversari, anche a quello che dovrà ancora avvenire, come la gestione dei progetti e dei finanziamenti per milioni di euro sul parco archeologico di Velia. Martino non vuole subìre, scrive al ministero spiega i motivi della «punizione». Chi tocca gli affari cilentani o muore, o viene rimosso. O rischia di vivere come un morto che cammina. O, ancor più scientificamente, può essere aggredito nell’ufficio del sindaco, come è capitato qualche mese fa ad un altro funzionario della Soprintendenza. In quell’ufficio non c’è solo il sindaco. C’è il faccendiere che filma, come un regista, tutte le operazioni inmmobiliari del Cilento. La pista sugli affari immobiliari, insieme a quella della droga, è tutt’altro che secondaria e residuale nell’indagine dei pm antimafia (Rosa Volpe e Valleverdina Cassaniello) guidati da Franco Roberti. «Ci troviamo di fronte ad un delitto politico-mafioso di rilevante entità. È il più importante degli ultimi trent’anni a Salerno» dice uno degli inquirenti. Parole che demoliscono i tentativi minimalistici di derubricare l’omicidio Vassallo a vendetta di paese, un pusher imbestialito che si vendica con nove colpi calibro nove. Si, può essere pure un pusher della droga, dicono gli investigatori. Ma non si esclude che possa essere stato abilmente prestato ad un disegno più vasto: eliminare Vassallo, omicidio «preventivo» per spianare la strada nel saccheggio della costa cilentana. Firmato stavolta dai prestanomi dei clan di Ferdinando Cesarano, ”Nanduccio di Ponte Pertica” che nel 1998 evase dall’aula bunker di Salerno insieme a Geppino Autorino. Fu quella una storia ora processualmente definita ma che, all’epoca, storicamente segnò uno spartiacque tra la camorra che finiva sotto i colpi dei pentiti e quella che rinasceva in un ben più vasto e nuovo legame con l’economia e la politica. E poi non sono spettatori innocenti gli uomini di Mario Fabbrocino e della famiglia Moccia di Afragola, immagini di un difficile puzzle di atti notarili, scritture private e società occulte. È lo sfondo di un omicidio eccellente, Angelo Vassallo, sindaco, Italia 2010.
17 ottobre 2010           tratto da ILMATTINO. it

Aeroporto di Salerno: dal 1° dicembre tornano i voli di linea

Dal 1° dicembre si torna a volare su Salerno. L’accordo con Alitalia è in via di ratifica ma sull’approvazione definitiva in seno a consorzio e società di gestione, prevista per fine mese, non ci dovrebbe essere alcun dubbio. I vertici dello scalo di Pontecagnano hanno dato un’accelerata al ritorno dei voli di linea accogliendo la nuova proposta della compagnia di bandiera rimodulata sulle esigenze della potenziale utenza del “Salerno - Costa d’Amalfi”. Dal 1° dicembre l’aeroporto di Pontecagnano tornerà nel circuito nazionale del trasporto aereo passeggeri sotto livrea Alitalia con un accordo che consentirà ai viaggiatori che usufruiranno dello scalo picentino di viaggiare in “code sharing”, ovvero di fare da Salerno il biglietto aereo per ogni destinazione italiana o internazionale coperta dalla compagnia di bandiera. Tre i voli giornalieri, due per Milano Malpensa ed uno per Roma Fiumicino, dal lunedì al venerdì. Nel weekend, invece, un solo collegamento, partenza di sabato e rientro di domenica, per Roma. Per i primi due mesi gli aerei utilizzati per i collegamenti saranno i turboelica Dornier 328 da 30 posti ma, sulla base di una facile intuizione sulla reale esigenza dell’utenza, Alitalia sta già organizzandosi per mettere in esercizio sulla tratta salernitana dai primi mesi del 2011 i Saab 2000 da 50 posti. Tutto questo in attesa dell’allungamento della pista che potrà consentire l’atterraggio ed il decollo in piena sicurezza di aerei di maggiore capienza. E proprio questa sarà una delle priorità del nuovo amministratore delegato della società di gestione Maurizio Foschi che da ieri ha assunto il nuovo incarico. Per l’ex manager di Aeroporti di Roma quella di Salerno rappresenta un’intrigante scommessa. (Redazione TV Oggi Salerno)

sabato 16 ottobre 2010

Scossa di terremoto di magnitudo 3 al largo delle coste della Campania

Salerno (16 ottobre) - Una scossa di terremoto di magnitudo 3 si è registrata all'1,33 di questa notte a circa 20 km dalle coste della Campania e della Basilicata.
Secondo i dati forniti dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia le località più vicine all'epicentro sono i comuni di Camerota e San Giovanni a Piro, in provincia di Salerno.


sabato 9 ottobre 2010

Sala Consilina

Sala Consilina

Cenni Storici  Sala Consilina è il centro più popolato del Vallo di Diano. Le sue origini sono antichissime, il centro storico si sviluppa tra le mura del castello medioevale e i nuovi insediamenti abitativi. Al suo interno troviamo numerosi edifici antichi e palazzi nobiliari. All' interno dell'Antiquarium, che trova sede nell'ex convento dei Cappuccini, si possono ammirare i corredi tombali della vasta necropoli con testimonianze dall'età del ferro al V secolo a.C. Molto importante è anche il Battistero paleo-cristiano di S. Giovanni in Fonte che, fondato da papa Marcello I nel IV secolo, fu successivamente trasformato in commenda dell'ordine dei Templari.
Distanze chilometriche
da Salerno 95 km , da Napoli 146 km, da Roma 356 km
Come si raggiunge
In auto
Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, uscita di Sala Consilina, quindi proseguire sulla SS 19 per 2 km seguendo la segnaletica per Sala Consilina
In autobus
Autobus di autolinee private assicurano i collegamenti con Salerno e Napoli.
In aereo
Aeroporto di Napoli Capodichino (www.gesac.it)
Cosa visitare
Museo Antiquarium. Battistero Paleo-Cristiano di S. Giovanni in Fonte Centro storico con la Chiesa di S. Giuseppe. Palazzi patrizi del '700 e '800
Palazzo Grammatico (1722). La sua caratteristica principale sono le mensole e le decorazioni in pietra che presenta sulla facciata. Il portale ad arco è costituito da lastre in pietra scolpite ed è sormontato dallo stemma gentilizio.
Palazzo Acciaro (1735). L'ingresso è sormontato da una piccola loggia e adornato con due colonne coronate da capitelli.
Palazzo Bove, sul cui portale sono impresse Figure araldiche e ornamentali.
Palazzo Vannata. Risale alla fine dell'800 ha la forma di un castello con torrioni merlati.
Il Castello normanno e sue mura di cinta che risale all'anno 1000, e la sua costruzione è dovuta al duca Roberto il Guiscardo.
Chiesa di S. Stefano la cui fondazione risale probabilmente al XII secolo.
Festa Patronale  San Michele, 29 settembre
Sindaco:  Gaetano FERRARI
Prodotti tipici: Olio, vino e prodotti caseari.